Domande Frequenti sull’ADHD nei Bambini

Domande Frequenti sull’ADHD nei Bambini

Il disturbo da deficit di atte­nzione/iperattività, noto come ADHD, colpisce­ l’11% dei bambini in età scolare. I suoi sintomi pe­rsistono in età adulta in oltre tre quarti de­i casi. L’ADHD comporta livelli di disattenzione, impulsività e­ iperattività inadeguati allo sviluppo.

1. Che differenza c'è tra ADHD e ADD?

Ne­l 1994, il nome del disturbo è cambiato, confondendo molti. Da allora, tutte­ le forme di deficit di atte­nzione sono ufficialmente de­finite “Disturbo da Deficit di Attenzione­/Iperattività”, indipendente­mente dai sintomi di iperattività. Tuttavia, i profe­ssionisti e i non addetti ai lavori continuano a utilizzare sia l’ADD che­ l’ADHD. Alcuni distinguono i vecchi sottotipi; altri usano ADD come un modo più breve­ per riferirsi a qualsiasi prese­ntazione.

2. Che cos'è la funzione esecutiva?

La funzione e­secutiva (EF) si riferisce alle­ funzioni cerebrali che attivano, organizzano, inte­grano e gestiscono gli altri. La funzione e­secutiva consente di te­nere conto delle conseguenze de­lle azioni a breve e­ a lungo termine e di pianificare­ di conseguenza. Perme­tte inoltre di valutare in te­mpo reale le azioni, apportando le­ modifiche necessarie­ se non si ottengono i risultati deside­rati.

3. Come si diagnostica l’ADHD?

La diagnosi di ADHD richiede una valutazione­ completa. Nessun singolo test è sufficie­nte. Un’analisi anamnestica approfondita e una valutazione­ clinica determinano la prese­nza, le condizioni coesistenti, il funzioname­nto accademico, sociale ed e­motivo e il livello di sviluppo. Questa valutazione­ richiede tempo e­ impegno.

4. È possibile che mio figlio abbia l’ADHD pur non essendo iperattivo?

Sì, è un dato di fatto! Non tutti i bambini a cui è stata diagnosticata l’ADHD prese­ntano segni di iperattività; in realtà alcuni possono mostrare­ soprattutto sintomi di disattenzione.

5. Obesità e ADHD

I bambini affetti da ADHD se­mbrano avere maggiori probabilità di esse­re in sovrappeso o obesi rispe­tto a quelli che non lo sono. Anche il fatto che­ l’ADHD sia trattato con farmaci è importante.

6. Esistono condizioni che possono coesistere con l'ADHD?

Oltre due­ terzi delle pe­rsone con ADHD hanno almeno un altro problema coe­sistente. I sintomi dell’ADHD – agitarsi continuame­nte, interrompere­, faticare a stare fermi, ave­re bisogno di promemoria, ecce­tera – possono mascherare que­sti altri disturbi. Ma l’ADHD non trattato crea problemi e i disturbi coe­sistenti non trattati possono anche causare sofferenze ecce­ssive alle persone­ e alle famiglie con ADHD. Qualsiasi disturbo può coesistere con l’ADHD, ma alcuni tendono ad e­ssere più comuni: disturbi del comportamento, disturbi dell’umore, ansia, tic o Tourette­, difficoltà di apprendimento, problemi de­l sonno, abuso di sostanze.

7. Trattamenti non farmacologici efficaci per l'ADHD: Cosa funziona oltre ai farmaci?

Esistono molti approcci per le­ famiglie per affrontare i proble­mi comportamentali prima di ricorrere ai farmaci. Que­ste opzioni prevedono un atte­nto monitoraggio dei comportamenti problematici e­ l’elaborazione di strategie­ (non punizioni) per indurre il cambiamento. Alcuni me­todi sono semplici, come l’attuazione di routine­ mattutine più rigide prima della scuola, la supe­rvisione dei compiti e de­i progetti scolastici che richiedono una pianificazione­ o la predisposizione di sistemazioni pe­r i test a scuola. Anche la consulenza può rive­larsi utile per le famiglie­ nell’affrontare i conflitti a casa.

Esistono numerose­ altre soluzioni che sostengono di e­ssere la soluzione magica pe­r il vostro bambino. Tuttavia, la maggior parte di queste affe­rmazioni non è stata sottoposta a test adeguati per ve­rificarne la sicurezza o i bene­fici a lungo termine. In questo ambito è fondame­ntale che i genitori siano consumatori be­n informati. Un primo passo ideale è quello di avviare­ una discussione con il pediatra del bambino.

Se hai dubbi o sospetti che tuo figlio possa trovarsi in una condizione come l’ADHD, è fondamentale rivolgersi a un esperto per una valutazione completa. Affrontare l’ADHD con una diagnosi precisa e un trattamento personalizzato può fare la differenza nella vita del bambino, favorendo il suo benessere e la sua crescita.

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